Assedio di Gerusalemme scala 1/20

(ita/eng)

Palestina, 70 d. C.

FANTE – Il fante appartiene alla LEGIO X Fretensis ed ha il tipico equipaggiamento del legionario del primo secolo d.C.: la corazza (lorica) segmentata, lo scudo (scutum) rettangolare in legno, curvo, con i colori e le insegne del reparto. Le armi di offesa sono costituite dalla corta spada (gladium), usata principalmente per colpire di punta, dal pugnale (pugium) e dal pesante giavellotto (pilum) con la punta in ferro dolce. Questa caratteristica consentiva al giavellotto che colpiva lo scudo di piegarsi rimanendovi incastrato, obbligando perciò il nemico a disfarsi dello scudo, non più maneggiabile. Diminuivano così le sue possibilità di difesa.  

ONAGRO – E’ una piccola catapulta, in grado di lanciare grosse pietre (*) fino a 40 metri di altezza ed una distanza di circa 30 metri. Il modello rappresentato, di costruzione volutamente grezza, rappresenta fedelmente questa macchina bellica, che non seguiva la legione nei suoi spostamenti ma veniva costruita al momento dell’utilizzo, utilizzando legname reperito in loco. Durante l’assedio di Gerusalemme le pietre, in roccia calcarea bianca, risultavano molto visibili per cui venivano annerite prima del lancio. 

(*) o piccole pietre inserite in un contenitore di terracotta per effetto mitraglia contro le fanterie nemiche, o anche pietre ricoperte di pece incendiata.  

LEGIONE  –  La Legio X Fretensis fu costituita da Cesare Ottaviano Augusto ed ai suoi ordini ebbe il “battesimo del fuoco” nel 36 a.C. nella battaglia di Nauloco contro Sesto Pompeo. La battaglia si svolse nei pressi dello stretto di Messina (fretum siculum), da cui il cognomen della legione. Nel 31 a.C. partecipò alla battaglia di Azio contro Marco Aurelio. Nel 70 d.C., alla fine della prima guerra giudaica, la X Fretensis sotto il comando del futuro imperatore Vespasiano partecipò all’assedio di Gerusalemme. Accampata sul Monte degli Ulivi, la X acquistò fama per la sua abilità nell’utilizzo delle macchine da guerra. Nel 72 d.C. assediò la fortezza di Masada, conquistata con l’ausilio di un terrapieno ancora visibile oggi. Successivamente fu spostata ad Aila, (probab. oggi Heilat, sul golfo di Aqaba) dove si trovava ancora all’inizio del V secolo. 

NOTA  –  La scenetta qui mostrata è il risultato di un lavoro a quattro mani: l’onagro è di Roberto Parodi ed è totalmente autocostruito. Il legionario (Pegasus) è stato ottimamente dipinto da Lionello Sacchi.

Jerusalem siegePalestine, 70 a. C.

LEGIONARY –The legionary belongs to the LEGIO X FRETENSIS. He wears the typical equipment of a 1st century a.C. soldier. LORICA (segmented armour), SCUTUM (shield) rectangular, bent wooden with colours and unit insignia. Offence weapons are the GLADIUS (short sword) mainly used to hit by tip, PUGIUM (dagger) and the heavy PILUM (javelin) with a soft iron point. When the javelin stucks the enemy’s shield it bents, thus the shield has to be discarded leaving the warrior without protection.

ONAGER – Small catapult, able to throw big stones up to 40 metres. The model accurately represents this war machine. Normally these machines do not follow the legion when moving, but are built when needed with materials found locally. At the Jerusalem siege the white limestone stones, highly visible, are blackened with smoke.

LEGION – The LEGIO X FRETENSIS, sat up by Cesare Ottaviano Augusto, had its baptism of fire in 36 b.C. at the battle of Nauloco versus Sesto Pompeo. As this battle took place near the Messina straight (Fretum siculum), the legion got the surname FRETENSIS. Five years later participated to the Azio battle versus Marco Antonio and Cleopatra. In 70 a.C., at the end of the first Judaic war, the X FRETENSIS, under the command of the future emperor Vespasiano, was positioned on the mount of Olives where got a good reputation in the use of siege catapults. Two years later sieged Masada fortress, taken with the help of  an enbankment still visible today.

NOTE – This small diorama is the result of a two-men job. The ONAGER has been self-made by Roberto Parodi, meanwhile the legionary has been excellently painted by Lionello Sacchi.

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