Sherman el-Alamein

Sherman M4A1

Estate 1942

Churchill è negli Stati Uniti a colloquio con Roosevelt quando gli arriva la notizia della caduta di Tobruk. Dapprima incredulo, dopo le conferme ammette che la situazione in Egitto è disperata e nulla potrà ormai impedire agli italo-tedeschi di invadere l’Egitto. Gli Inglesi si apprestano ad abbandonare il Cairo, brucando nel cortile dell’ambasciata fasci e fasci di documenti riservati. E’ il mercoledì delle ceneri… Ma Roosevelt, presidente di un’America non ancora impegnata nel conflitto, fa a Churchill un regalo inaspettato: trecento nuovissimi carri armati M3 ed M4, destinati ad equipaggiare le nuove divisioni corazzate USA vengono prontamente dirottati all’8° armata britannica. Con questi mezzi ed un nuovo comandante, Montgomery, la situazione in Nord Africa si capovolge in pochi mesi.

Nord Africa, inverno 1942.

Dopo la sconfitta nella terza, decisiva battaglia di el-Alamein il 3 novembre 1942, l’esercito italo-tedesco deve ripiegare verso ovest.

L’8° armata di Montgomery è superiore in uomini e mezzi in un rapporto di 2:1 rispetto alle truppe dell’Asse. Gli M4, ribattezzati “Sherman” dagli Inglesi come loro abitudine, hanno avuto un ruolo importantissimo per la loro robustezza ed affidabilità. Uno però ha avuto un gusto ed è stato costretto a fermarsi in pieno deserto. Abbandonato intatto dall’equipaggio, viene esaminato ad una pattuglia dell’Afrika Korps. Si tratta di un M4A1 con scafo fuso, per gli Inglesi Sherman II. Porta i contrassegni della 1° Divisione Corazzata, 2° Brigata, 9° Reggimento Lancieri. La mimetizzazione è quella tipica del momento, fresca fresca. Un carro che di strada ne ha fatta davvero poca…

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